Fieri di condividere le vostre storie. Noi di Paula’s Choice celebriamo la diversità, perché crediamo sia indispensabile nel nostro mondo. Siamo fermamente convinti che ciascuno di noi abbia il diritto di sentirsi bene nella propria pelle, a prescindere dalla sua sessualità – o identità di genere. In occasione di questo Pride month, celebriamo la comunità Lesbica, Gay, Bisessuale, Transgender, Queer, Intersessuale, Asessuale (LGBTQIA+) e offriamo ai vari membri della comunità LGBTQIA+ una piattaforma per sfatare pregiudizi, cliché e miti diffusi. A questo scopo, abbiamo intervistato quattro content creator da tutto il mondo concentrandoci sul tema dell’identità di genere: Quali sono i luoghi comuni o gli stereotipi più diffusi che la gente ha sugli individui queer? Che ruolo può avere l’educazione nella promozione della comprensione e dell’accettazione delle identità queer? Che tipo di esperienze personali si ritrovano a vivere le persone queer nella loro quotidianità? Le loro risposte oneste e aperte ci danno un’idea della vita quotidiana e della professione di content creator queer. Quest’anno, noi di Paula’s Choice siamo molto fieri di supportare il Pride 2023 donando $10.000 a ILGA World, una federazione internazionale composta da più di 1700 organizzazioni in 160 paesi con lo scopo di ottenere diritti equi per lesbiche, gay, bisessuali, trans e persone intersessuali in tutto il mondo. La missione di ILGA World è quella di supportare la lotta a favore di chi è soggetto a discriminazioni per il loro orientamento sessuale, identità di genere, espressione di genere e caratteristiche sessuali. Per il Pride month, vogliamo dar voce a chi ne sa di più a proposito di pride: i membri della nostra Community. Dimi he/him Tiktok, @dimxoo Instagram, @dimxoo Bio: Content creator a scopo didattico LGBTQIA+, di origini tedesche. Dimi esprime la sua creatività, individualità e natura queer a Berlino, istruendo i suoi follower a proposito di tutto ciò che riguarda il mondo LGBTQIA+. Quali sono alcuni pregiudizi o stereotipi comuni sugli individui queer in cui la gente crede? “Spesso i membri della comunità LGBTQIA+ vengono considerati ‘tutti uguali’. La verità è che ognuno di noi ha la propria storia, le proprie battaglie da combattere, il che ovviamente ci accomuna. Ma ciò che più condividiamo è la Gioia Queer. Celebriamo insieme la libertà di essere chi siamo. Ci supportiamo quando non ce la passiamo bene. Comprendiamo le storie di ciascuno e formiamo una piccola famiglia”. Pensi che i tuoi contenuti possano aiutare a istruire le persone a proposito delle esperienze degli individui LGBTQIA+? Che impatto speri di avere sul tuo pubblico? “Il mio obiettivo è decisamente quello e io sono sempre felice di ricevere DM in cui mi scrivono ‘grazie per i tuoi video, oggi ho finalmente fatto coming out con i miei’ oppure ‘grazie a te ora so di essere pansessuale!’ Perché quelli sono i momenti in cui mi dico: il mio obiettivo è stato raggiunto, e questo mi rende parecchio felice.” Zain they/them Instagram, @zaddyza1n Bio: Zain Shah, makeup artist e beauty influencer non-binary di origini britanniche e sud-asiatiche, unisce creatività e attivismo sociale per combattere gli stereotipi di genere e promuovere l’inclusività queer nell’industria del beauty. Ti va di raccontarci della tua esperienza personale da esponente della comunità LGBTQIA+ e come ti ha arricchito dal punto di vista del tuo lavoro da content creator? “La vita da queer di origini sud-asiatiche può essere complicata. Spesso, nelle nostre comunità, la sessualità è percepita come una scelta – una scelta che non è culturalmente accettabile. Quando ho iniziato la mia attività di content creator, volevo disperatamente trovare persone che mi somigliassero, che condividessero storie e lotte simili alle mie. Questo mi ha fatto diventare il punto di riferimento che io non ho mai avuto crescendo”. Come festeggi il Pride? “Il Pride è molto più di una sfilata o di un mese di sensibilizzazione, per me significa celebrare la resilienza e la bellezza della comunità LGBTQ+. Io celebro il Pride continuando ad essere la versione più vera di me ogni singolo giorno: esistendo nella mia autenticità, preoccupandomi che i miei amici stiano bene, e assicurandomi di dire la mia su questioni che interessano l’intera comunità. I diritti LGBTQ+ sono diritti umani”. Pascal de Vormer they/them Tiktok: @pascaldevormerr Instagram: @pascaldevormer Bio: Creator, artista e attivista queer di origini olandesi, Pascal de Vormer mette costantemente in discussione la norma nel suo lavoro e non si lascia condizionare dalle tradizionali nozioni di genere. Come riesci a bilanciare attivismo, educazione e self-care in quanto content creator queer, e quale consiglio daresti a chi fa parte di quest’industria? “Concediti di fare a modo tuo. Alle persone piace giudicare, soprattutto online. Smetti di dire alla gente ciò che dovrebbero o non dovrebbero fare con i loro corpi queer. Ciò che conta è che continui ad ascoltare la tua voce interiore. Se hai bisogno di tempo o se semplicemente non ne hai la certezza, sappi che è okay. Non tutti gli eroi indossano il mantello e a volte non tutti gli eroi VOGLIONO indossare il mantello. Perché? Perché il fatto che tu sia queer non significa che devi sempre essere un esempio per gli altri. Io sono queer anche semplicemente stando a casa a guardare le mie serie preferite e mangiare una vaschetta intera di gelato”. Che consiglio daresti a qualcuno che fatica a definire la propria identità o a fare coming out come queer? “C’è così tanta bellezza nella difficoltà. Dipende tutto dalla prospettiva. Io capisco meglio di chiunque altro che a volte hai la sensazione di dover prendere delle decisioni il più in fretta possibile e che ogni risposta sia irreversibile. Non è così. Mai. Prenditi il tempo che ti serve e fai a modo tuo. Solo tu sai cos’è meglio per te. Sei amato e sei abbastanza. Prenditi il tempo che ti serve, splendido queer”. Ethan he/him Tiktok: @caspisan Instagram: @caspisan Credits image: Ikka Mirabelli Bio: Una vita in continua TRANSIZIONE. Ethan è uno delle principali voci della community LGBTQIA+ Italiana, che concentra la sua narrazione ed i suoi contenuti su tematiche di lifestyle, mental health e sulla capacità di sapersi accettare. Ti va di raccontarci della tua esperienza personale da esponente della comunità LGBTQIA+ e come ti ha arricchito dal punto di vista del tuo lavoro da content creator? "Essere un ragazzo transgender ha influenzato e continua a influenzare il mio modo di orientarmi all'interno della società, poiché il mio genere è un aspetto centrale della mia identità e delle mie relazioni interpersonali. Come persona queer, ho affrontato un lavoro di introspezione più profondo e precoce rispetto ad altre, iniziando a interrogarmi sul genere e sul suo impatto nella mia vita già dall'età di 14 anni. Questa esperienza mi ha costretto ad affrontare una realtà che spesso mi invisibilizzava o mi schiacciava, costringendomi a far valere il mio genere e la mia identità all'interno delle istituzioni e della società. A differenza delle persone etero e cis, che spesso non incontrano pregiudizi o sfide simili, come persona queer ho dovuto lottare per far rispettare la mia identità. Ovviamente questo percorso ha determinato anche il mio modo di vivere il digitale: banalmente non sarei qui a parlarne se la mia storia fosse diversa." Quali sono state le motivazioni principali che ti hanno portato a condividere la tua esperienza sui social e quali sono state le maggiori difficoltà che hai incontrato? "Ciò che mi ha spinto a condividere la mia esperienza sui social e a fare informazione e divulgazione è stata la mia personale difficoltà nel trovare informazioni quando mi sono trovato a ricercarle per la prima volta anni fa. Pensavo che sarebbe stato utile avere qualcuno che si raccontasse, così, una volta raccolte abbastanza informazioni, ho deciso di farlo io stesso. Non ho incontrato difficoltà significative in questo settore visto che ho iniziato a lavorarci da meno di due anni e i concetti di diversità e inclusione erano già in voga. Ci sono però un paio di temi sicuramente meno battuti: per esempio si parla ancora poco e male di sessualità queer e di persone queer credenti e praticanti, due argomenti che mi interessano parecchio. Oggi, ciò che mi motiva a continuare è il riscontro positivo che ricevo dal mio lavoro di advocacy e divulgazione: quando le persone mi scrivono per ringraziarmi o mi ringraziano di persona sento che sto seguendo la strada giusta."